Oramai da tempo sentiamo parlare di Quarta rivoluzione industriale, di era dell’automazione e di intelligenza artificiale, di un mondo del lavoro sempre più gestito da AI, Robot ed algoritmi.
Per esempio Amazon che annuncia sempre più automatismi nei lavori legati alla logistica, nelle consegne, e addirittura parla di innovazioni che vedranno nascere supermercati senza commessi. Ma anche in altri settori si parla di auto che si guideranno da sole, di postini “robotici”, di camion che sostituiranno il lavoro del camionista.
Le intelligenze artificiali già adesso stanno sostituendo i giornalisti e in un prossimo futuro sostituiranno (i famosi “bot” automatici delle chat e dei sistemi di messaggistica) il lavoro degli operatori dei call center. Non si tratta solo di “lavori manuali” e a bassa specializzazione anche in settori “tecnici” il lavoro sembra a rischio per avvocati, commercialisti, professionisti del digitale.
La nostra opinione è che i lavori ad alta specializzazione rimarranno così come saranno “salvi” i lavori artigianali, ma che sicuramente una rivoluzione è alle porte, non dobbiamo avere un approccio “luddista” che vede nelle nuove tecnologie un nemico ma sicuramente dobbiamo sempre considerare che la tecnologia DEVE essere al servizio dei lavoratori e dell’umanità, mentre spesso osserviamo purtroppo il contrario. Preso faremo ulteriori approfondimenti sul tema del lavoro e dei “nuovi lavori” intanto vogliamo chiarire in modo semplice cosa si intende per industria 4.0, cosa significa è davvero un “processo così nuovo” per la nostra economia e per il mondo del lavoro?
L’avvento dell’Industria 4.0 rivoluzionerà l’intero processo produttivo aziendale
Contenuto
Cosa significa Industria 4.0?
Partiamo innanzitutto dal termine Industria 4.0 (che in questo 2018 diventerà Impresa 4.0) e diciamo che si riferisce in particolare alle fasi che hanno caratterizzato il processo di industrializzazione nel Mondo moderno.
Il primo fondamentale passo si ebbe nel lontano 1784 con la macchina a vapore a cui fece seguito, nel 1870, la straordinaria scoperta dell’elettricità, per poi arrivare alla 3° fase, nel 1970, con l’informatica che entrò di fatto all’interno delle aziende e le rivoluzionò in toto. Ecco che ora perciò si prospetta la 4° epoca, simbolo della rivoluzione industriale dei giorni nostri, che si fonda innegabilmente sugli enormi progressi compiuti negli ultimi anni in campo tecnologico e mira ad una completa interazione tra sistemi informatici, Rete, macchine ed ovviamente esseri umani.
Dalla Germania alla conquista dell’intero panorama produttivo mondiale
La nascita della definizione Industria 4.0 si ebbe nel 2011 in Germania, in occasione della Fiera di Hannover, e portò immediatamente alla creazione di uno specifico gruppo di lavoro. Questo era impegnato nella messa a punto di strategie tese all’ottimizzazione del Piano Industriale tedesco, un enorme ed innovativo progetto che puntava a riportare la Germania ai vertici del mercato globale.
L’Italia è arrivata ad occuparsene ufficialmente circa 4 anni dopo, citando tale termine nel Piano Nazionale Industria 4.0, documento contenente una serie di provvedimenti riguardanti il perfezionamento ed il miglioramento del settore imprenditoriale.
La rivoluzione coinvolgerà tutte le aziende, porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro ma anche alla scomparsa di alcune delle vecchie posizioni per questo è necessario “guidare” questo processo ed incentivare percorsi di formazione e di tutele sociali.
Una serie di figure professionali non specializzate dovranno implementare necessariamente le proprie conoscenze e capacità e la formazione gratuita e l’accompagnamento di chi sarà costretto a cambiare lavoro (oltre alle giuste tutele) è fondamentale, e per le imprese diventa importante un sistema economico che incentivi gli investimenti e la creazione di lavoro.
Non è ancora possibile attualmente indicare una data che faccia riferimento all’inizio di questa incredibile trasformazione, tuttavia i lavori vanno avanti e puntano ad una totale modifica del comparto gestionale e dei modelli produttivi delle aziende, puntando su interventi orizzontali piuttosto che verticali, sui benefici dei Big Data e del cosiddetto Internet of Things e sul digitale che può portare nuovi posti di lavoro. Abbiamo parlato recentemente dei lavori più ricercati nel 2018
Quali vantaggi per chi si adegua all’industria 4.0?
Le imprese e micro-imprese italiane potranno beneficiare:
- di importanti incentivi fiscali (privati e pubblici)
- della diffusione capillare della fibra, in vista dell’arrivo del 5G
- di un’importante spinta per ciò che concerne la ricerca
- degli interventi nell’ambito universitario, tesi a formare le nuove figure di professionisti del futuro
Tutto questo andando a riassumere ciò che il sopracitato Piano Nazionale Industria 4.0 porterà alle aziende, basandosi su 3 linee guida principali che riguardano in particolare l’esecuzione di progetti secondo una logica di neutralità tecnologica, l’azione su fattori abilitanti e i già citati interventi orizzontali. Tra le nuove e le vecchie misure troviamo Iper e Super Ammortamenti, Credito d’Imposta (ricerca e sviluppo), Nuova Sabatini, regime di tassazione agevolata Patent Box (opzionale), Fondo di Garanzia e numerosi vantaggi per Startup e PMI innovative.
Ci auguriamo poi che anche la formazione trovi nuovi incentivi per offrire a tutti i cittadini la possibilità di formarsi in modo vero, serio e gratuito.