Artigianato e PMI artigiane tra innovazione, tradizione e nuove professioni

Le tecnologie artigiane non si sporcano le mani: nuovi saperi, vecchi problemi

Le tecnologie artigiane non si sporcano le mani: nuovi saperi, vecchi problemi

La quarta rivoluzione industriale coinvolge anche artigianato e PMI

In principio fu la Rivoluzione Industriale a cambiare i fattori della produzione, introducendo le macchine, per garantire una migliore produzione del lavoro e migliorarne la qualità. Il bene iniziò così, ad essere prodotto in quantità seriali, mantenendo sì, un’ottima qualità, ma perdendo altresì la manifattura dell’artigiano esperto, che lavorava a mano, una metodologia obsoleta, ma che, da sempre, aveva caratterizzato la mano d’opera italiana, facendone orgoglio della nazione, e caratteristica straordinaria dell’artigianato mondiale.

Industria 4.0

Con l’avvento delle nuove tecnologie e i nuovi media, l’artigianato si sta evolvendo, e si spera che non scomparirà, in sostanza il punto focale e importante dell’ Industria 4.0 tra innovazione e digitale, è la facilità con cui, l’opera di un artigiano, può varcare i confini della nazione, essendo visibile a tutti (grazie alla diffusione di efficaci strategie di web marketing per le PMI) e quindi più fruibile agli acquisti da tutte le parti del mondo.

Le nuove figure del Web: artigiani digitali

Ma per far si che ciò avvenga, si necessita di una serie di figure, che operino nella giungla del Web, e che sono anche le più richieste e le meglio pagate nel mercato del lavoro: Content Manager, digital marketing manager, consulente seo, sem expert, social media manager, sviluppatori e tante altre figure.

Inevitabile, dunque, una profonda crisi del piccolo artigiano, dovuta sia all’avvento del web, ma anche all’apertura delle grandi catene internazionali e degli immensi centri commerciali, per fare un esempio: se una coppia di sposini in passato si affidava al falegname per la manifattura di una cucina, oggi la si sceglie nelle grandi catene, rinunciando in un qualche modo, alla peculiare lavorazione che solo un artigiano può imprimere con la sua esperienza.

Nuovi orizzonti, vecchi problemi: la formazione è centrale per artigianato e PMI

Se prima era molto importante la trasmissione delle conoscenze dell’arte artigiana tra padre e figlio, adesso ci si affida sempre di più a corsi, e anche la materia di lavorazione subisce costantemente mutamenti radicali, ad esempio è molto richiesta la manodopera artigiana di prodotti riciclati, ma il problema principale della scomparsa dei piccoli artigiani, rimane, e pare che la tendenza negativa sia purtroppo in crescita.

E’ fondamentale che la scuola sia all’avanguardia così da formare in modo moderno e continuo gli studenti! In molti setttori l’innovazione è semplicemente la scoperta di nuovi materiali (magari ecosostenibili e di alta qualità), ne abbiamo parlato recentemente in un articolo dedicato all’artigianato portoghese.

Le nuove tecnologie artigiane non si sporcano le mani

Come durante la rivoluzione della macchina, l’arrivo della tecnologia sta in qualche modo danneggiando, una tradizione che si trasmetteva da millenni di padre in figlio, e se prima le competenze si acquisivano sporcandosi le mani tra il materiale da lavorare, oggi tutto assume un contorno fashion , più interattivo ma meno diretto, esempio lampante è l’invenzione della Stampante 3D, capace di circoscrivere l’oggetto desiderato attraverso un bombardamento di particelle chimiche, al fine di creare un oggetto trasversale in 3D, ma senza sporcarsi le mani.

Sapere e saper fare

Un modo costruttivo per combattere l’eclissi dell’artigianato, è la contaminazione diretta tra i saperi tecnologici e il saper fare tramandato dalla tradizione, e migliorato attraverso le falde del tempo. Bisognerebbe saper combinare l’enorme schiera di talenti creativi Digital che operano nel web, e la manodopera artigiana di alta qualità nelle industrie: creare una saldatura tra settore secondario e terziario, tra industria e servizi. Combinare le competenze artigianali, con i saperi scientifici di ingegneri, ricercatori e medici, potrebbe diventare quella miscela esplosiva che permetterebbe una rivalutazione della categoria Artigiano con conseguente aumento della richiesta di queste figure nel mercato del lavoro.

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